A volte può capitare che un utente nel digitalizzare il proprio nominativo, venga a conoscenza che questo sia associato a notizie di cronaca che lo riguardano. Tali notizie, afferenti perlopiù reati, ledono gravemente la reputazione personale e lavorativa del soggetto interessato. Dunque è possibile fare una richiesta cancellazione dati personali privacy, esercitando il suo diritto alla privacy. Ma esattamente la privacy cos’è? La definizione diritto alla privacy fa riferimento a quello che viene definito diritto alla riservatezza e privacy che indica appunto il diritto della persona a mantenere personali i suoi dati. Ogni cittadino ha diritto alla privacy, pertanto qualora vi fosse un trattamento dati sensibili privacy e qualora fossero pubblicati senza consenso, si avrà diritto a presentare una lettera cancellazione dati personali. Tuttavia, non sempre viene accettata la richiesta di cancellazione dei dati personali. Dunque, vediamo nello specifico quando è possibile richiedere la rimozione dei dati personali.
La richiesta di rimozione di risultati di ricerca ai sensi della legislazione europea è stata coniata in giurisprudenza diritto all’oblio. Il diritto all’oblio è il diritto del singolo cittadino di richiedere che i suoi dati, attinenti a determinate vicende, vengano rimossi dal web e quindi dagli archivi dei giornali. Il diritto all’oblio è appunto il diritto di essere dimenticati e di non essere più associati a quelle vicende passate che adesso rappresentano un grave ostacolo. Tuttavia, vi sono alcuni limiti che ostacolano il diritto all’oblio e che dipendono dallo spessore della notizia. Nel dettaglio, le variabili principali per la rimozione della notizia sono: l’attualità della notizia, la gravità del reato commesso e soprattutto l’interesse del pubblico di trovare tale notizia. Ciò significa che, una notizia che riguardo un reato commesso recentemente, sicuramente avrà meno probabilità di essere rimosso, a meno che questo non sia meno grave rispetto a quello passato. In questo senso, si vuole tutelare quello che è il diritto di cronaca che deve essere bilanciato con il diritto all’oblio. A far presente questo corretto bilanciamento tra i due diritti è stata soprattutto la Cedu (Corte dei diritti umani di Strasburgo), la quale ha negato il diritto all’oblio, in favore della libertà di espressione e del diritto di cronaca, ad un imprenditore.
La richiesta di rimozione dei risultati di ricerca va effettuata seguendo dei principi legali e informatici che consentono di reperire tutte quelle informazioni necessarie affinché si possa ottenere un risultato positivo. E’ importante infatti che venga valutata nel dettaglio tutta la situazione, di modo che si possa esercitare il proprio diritto alla privacy e quindi anche il diritto all’oblio.