Discariche e demolitori abusivi: perché sono da evitare

Oltre al fatto che è illegale, le discariche abusive no sono mai e poi da preferire ai centri di autodemolizioni a Roma autorizzati e in regola per ragioni come il trattamento corretto degli inquinanti e l’ottenimento della documentazione corretta e completa.

Il rischio per l’ambiente

I centri abusivi di demolizione e rottamazione delle automobili sono più frequenti di quello che si possa pensare ed è necessario assicurarsi che invece si tratti di esercizi che operano in modo corretto. Chi ha un centro abusivo speso lo ha un vecchie cave abbandonate o anche in mezzo alle campagne dove i veicoli vengono ammassati senza venir prima privati di parti inquinanti come può essere il carburante, l’olio del motore e la batteria. Vengono solo tolte le parti che possono avere un valore come pezzi di ricambio e basta e tuto il resto viene lasciato lì anche alisme ad altri rifiuti pericolosi. Si tratta di una pratica scorretta vietata poiché gli inquinanti se non vengono rimossi e trattati a dovere si infiltrano nel suolo e possono addirittura contaminare anche le falde acquifere. Tutta la vegetazione, le colture e non solo delle vicinanze può avere delle conseguenze anche letali. Le discariche abusive sono un enorme problema che non va mai alimentato con la promessa di avere un prezzo inferiore: saranno inferiori anche i servizi, anzi inesistenti, e il rischio è quello di alimentare le mafie e avvelenare la propria terra.

L’ottenimento della documentazione che serve

Solo i centri di autodemolizioni a Roma sono in grado di rilasciare tutti i documenti che servono per poter fare le dovute dichiarazioni. Chi demolisce un’automobile deve poi avere dei documenti come il  certificato di demolizione che è rilasciato solo dai centri autorizzati. Le discariche abusive tentano di convincere le persone che basta portare la targa ma no è più così da tempo orami ma serve la documentazione completa e corretta. Senza il certificato di demolizione non è possibile togliere il veicolo appena distrutto dalla lista dei circolanti dovendo così pagare ancora il bollo e l’assicurazione.