Cittadinanza per matrimonio, come richiederla?

Per coloro che desiderano ottenere la cittadinanza italiana, essa può garantire una serie di vantaggi che non spettano a tutti gli stranieri che soggiornano in Italia solo per mezzo del permesso di soggiorno. Innanzitutto, la persona che acquisisce la cittadinanza italiana acquista parimenti il diritto di voto e di partecipare attivamente alla vita politica del paese in cui risiede. Inoltre, vi sono diversi bandi pubblici, riguardanti anche offerte di lavoro, ai quali si può partecipare solo se si è effettivamente cittadino italiano. Si può poi avere il vantaggio di entrare in certi paesi del mondo senza dover richiedere visti particolari. Infine, cosa molto positiva, non si è più costretti a chiedere il rinnovo ogni due o cinque anni del permesso di soggiorno, pratica che richiede spesso lunghi tempi d’attesa per via delle complicate norme della burocrazia italiana.

Se si richiede la cittadinanza italiana per matrimonio, i tempi per l’accettazione variano a seconda della residenza: se la coppia di coniugi risiede in Italia, dopo due anni dal matrimonio la cittadinanza può essere concessa; al contrario, se marito e moglie hanno residenza all’estero occorrono tre anni. Nel caso la coppia abbia figli, sia naturali che adottati, i tempi per la concessione della cittadinanza italiana vengono ridotti alla metà.
Secondo la legge, infatti, la procedura deve essere conclusa dopo 730 giorni dalla consegna dei documenti alla prefettura di riferimento della città di residenza. La cittadinanza è, infine, concessa dopo che si è effettuato il giuramento che deve essere compiuto entro 6 mesi dalla notifica del decreto presso il proprio Comune di residenza per coloro che risiedono in Italia, o all’’Autorità diplomatico-consolare per le coppie che invece hanno residenza in un paese straniero.

I documenti fondamentali che servono per poter eseguire con successo la cittadinanza italiana pratica sono, innanzitutto, il certificato di nascita e penale richiesti al proprio paese di origine. Nel caso la persona abbia risieduto per un periodo di tempo elevato in un altro paese dopo aver compiuto i 14 anni, allora sarà necessario presentare anche il certificato penale del terzo paese in questione. Affinché siano validi, i documenti devono essere legalizzati e tradotti in italiano dalle autorità. Per poter procedere con la legalizzazione vi sono due strade: se il paese di origine ha firmato la Convenzione dell’Aja del 1961 allora è sufficiente far mettere l’apostille sull’originale del certificato; in caso contrario, servirà un ulteriore legalizzazione presso il Consolato del paese in Italia. Le traduzioni, inoltre, dovranno essere effettuate da personale riconosciuto e autorizzato. Insieme alla domanda dovranno poi essere allegate le fotocopie in duplice copia di: atto integrale di matrimonio o l’estratto per riassunto; documento di riconoscimento italiano valido; passaporto in corso di validità; permesso di Soggiorno o attestazione di soggiorno per comunitari; ricevuta del versamento di 200€ di contributo.

Si può verificare l’avanzamento dello stato della propria pratica di cittadinanza italiana collegandosi al sito internet del Ministero dell’Interno, attraverso la pagina elaborata dal dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione. Una volta registrati, si potrà accedere ad un’area riservata in cui sarà necessario compilare un modulo con i propri dati ed associare quindi il profilo creato con il numero di pratica ottenuto quando si è presentata la domanda di cittadinanza.

Se siete interessati a richiedere la cittadinanza italiana, il consiglio è quello di rivolgervi a uno studio legale che sia specializzato nel diritto dell’immigrazione. Gli avvocati saranno in grado di darvi tutto il loro sostegno per sbrigare le pratiche relative alla domanda di cittadinanza per matrimonio e non solo, assistervi durante procedimenti di diniego ed aiutarvi nella compilazione della documentazione necessaria. Sono molti gli studi che, ormai, offrono questo servizio: essi hanno tutte le competenze e l’esperienza per tutelare i vostri diritti e far sì che questi siano rispettati pienamente.